IL POLIGLOTTISMO DI HARRY POTTER
Come è spiegato in questo video, tutto è iniziato dalla passione collezionistica del professore di Russo Nicholas Zekulin per le traduzioni dei romanzi di Harry Potter. Dopo aver accumulato, fin dal 2003, una certa quantità di edizioni, il professore si è domandato come potesse trasformare quest’hobby in una potenzialità accademica.
E’ nata così una sezione apposita ospitata sul sito del Calgary Language Center, di cui Zekulin è stato direttore, dove si possono trovare, raggruppate per Continenti, le registrazioni di estratti dalle prime righe della Pietra Filosfale letti in ciascuna della settantina di lingue in cui il romanzo è stato tradotto. Ogni file audio è corredato dalla foto di copertina, dal nome del traduttore che si è occupato di quella edizione e, ove possibile, dall’anno di pubblicazione.
Zekulin ha spiegato che i Paesi hanno ‘guidelines’ differenti: ci sono quelli che tentano la massima aderenza al testo e quelli che contestualizzano. Fra questi ultimi ha ricordato l’Ucraina, che ha trasformato la scuola di magia in un orfanotrofio perché, in quella nazione, il concetto di boarding school è completamente alieno e l’unico luogo dove sarebbe possibile raggruppare così tanti ragazzi, giorno e notte, è appunto un istituto per orfani (si tenga presente che, nei Paesi dell’Est, negli orfanotrofi vengono accolti anche i bambini che i genitori sono impossibilitati a sostenere economicamente, oppure i figli disabili o con problemi caratteriali e quindi difficilmente gestibili dalle famiglie).
Si tratta di uno sforzo comparativo non indifferente reso possibile grazie al fair use e anche se la lettura – a giudicare dall’estratto italiano – deve essere stata affidata a volontari, ed è dunque ben lontana dalla resa degli audiolibri letti da Giorgio Scaramuzzin o, si deve tenere presente che l’intento non è tanto l’intrattenimento quanto la condivisione della conoscenza e, sotto questo profilo, l’operazione è perfettamente riuscita.
Il sito suggerisce anche, attraverso la pagina Active Listening, delle attività didattiche da compiere in classe grazie all’utilizzo di questi audiofile, come ad esempio far mappare ai ragazzi, sulla cartina, la corrispondenza fra le lingue tradotte e i relativi Paesi, oppure preparare dei reading fra studenti.
A proposito di traduzioni, per chi fosse interessato alle sfide della traduzione italiana, ricordo che c’è in commercio il bel saggio di Ilaria Katerinov Lucchetti babbani e medaglioni magici, ripubblicato recentemente in versione aggiornata.