MIELANDIA ARRIVA IN TV COL WIZARDS OF BAKING CUP
Chi ama Mielandia può finalmente prepararsi a un’esperienza unica: sta per arrivare la prima edizione di Wizards of Baking Cup, un’appassionante competizione che unirà dolci creazioni e incantesimi.
Il 14 novembre, su Food Network e in streaming su Max, nove squadre di pasticceri provenienti da diverse parti degli Stati Uniti si sfideranno in sfide tematiche che nel corso di sei episodi all’insegna della magia. Il tutto, sotto lo sguardo attento dei giudici Carla Hall e Jozef Youssef, che valuteranno i dolci ispirati al mondo della magia.
Le squadre, composte da due pasticceri ciascuna, saranno chiamate a creare spettacolari composizioni dolciarie ispirate ai celebri temi della saga di Harry Potter. L’obiettivo? Stupire i giudici con la loro creatività e abilità, sperando di evitare di incorrere in errori simili a quelli di Rubeus Hagrid con i suoi famigerati “dolcetti rocciosi”.
Le riprese si sono svolte negli studi di Leavesden, storica location dei film della saga, dove non mancheranno ospiti speciali. Alcuni dei protagonisti dei film, tra cui Warwick Davis (il Professor Vitious), Evanna Lynch (Luna Lovegood) e Bonnie Wright (Ginny Weasley), faranno delle apparizioni, regalando al pubblico momenti nostalgici e divertenti aneddoti dal set, oltre a un assaggio delle creazioni dei concorrenti.
L’entusiasmo intorno a questo evento è già palpabile sui social media, dove l’hashtag #WizardsOfBaking ha iniziato a raccogliere commenti e creazioni dei fan. Per chi è appassionato di cucina e magia, questo show potrebbe essere l’ispirazione perfetta per dare vita a nuove e incantevoli creazioni culinarie, quindi … Accio grembiule!
Ma per chi volesse approfondire oltre l’aspetto puramente ludico della televisione, va ricordato, in Italia, di dolci e di tutto il meraviglioso cibo descritto minuziosamente in Harry Potter, si è parlato anche in libreria: nel suo aspetto più ‘godurioso’ col ricettario A Tavola con Harry Potter, di Luisa Vassallo e Barbara Paoletti; nel suo aspetto socio-narratologico nel mio saggio Harry Potter: il cibo come strumento letterario, dove spiego come questo fondamentale elemento di sostentamento è stato utilizzato dalla Rowling anche per ragioni più profonde della semplice coloritura, poiché attraverso di esso è stata in grado di punteggiare episodi salienti della storia e relazioni fra i personaggi, oltre che a costituire un potente strumento di marketing attraverso la commercializzazione dei prodotti nella grande distribuzione e nei parchi a tema.