IL NON COSI’ SORPRENDENTE ANNUNCIO DEL MAIALINO DI NATALE
In tutti i libri di Storia, il 12 ottobre segna la data della scoperta dell’America.
Negli annali potteriani, invece, questa data segnerà l’uscita del terzo libro per bambini firmato J.K. Rowling.
Il terzo perché, all’inizio, la saga di Harry Potter nasce per bambini dai 9 ai 12 anni. Così infatti la stessa autrice indicò la fascia di pubblico nella lettera di presentazione che mandò all’agenzia Christopher Little, l’agenzia che ebbe il merito di intuirne il potenziale laddove tanti non lo colsero.
Il secondo libro è naturalmente L’Ickabog, pubblicato online la scorsa primavera e in cartaceo lo scorso inverno. Questo volume non è stata una sorpresa: infatti, fin dagli inizi di gennaio 2006 la Rowling aveva dichiara alla stampa di avere in preparazione un libro extra-Potter destinato a bambini di età inferiore rispetto ai lettori di Harry, un romanzo descrivibile come una fiaba politica riguardante un mostro. Il lavoro verrà menzionato parecchie altre volte nelle future interviste, finché, durante un mini-booktour a stelle e strisce inaugurato il 15 ottobre 2007 a Los Angeles, per promuovere i Doni della Morte, la scrittrice venne folgorata da un’idea per una nuova storia, che diverrà poi Il Seggio Vacante. A quell’epoca la Rowling è a meta stesura di quello che diventerà L’Ickabog e ha anche un paio di altre idee che le frullano in testa, ma tutto viene accantonato per dedicarsi, in completa segretezza, al nuovo progetto.
Infine, nel marzo 2016, ella aveva dichiarato, via Twitter, di aver rimesso nel cassetto la fiaba politica perché non convinta del risultato finora ottenuto.
Col successo della serie giallistica Cormoran Strike, L’Ickabog verrà poi definitivamente abbandonato e dimenticato, per riemergere poi nel 2020 al fine di rendere meno pesante il (vergognoso) lockdown di tutti i bambini. Probabilmente, se non fosse accaduto il pandemonio mondiale dello scorso anno, il manoscritto giacerebbe ancora in soffitta E sarebbe stato un vero peccato perché si tratta di una fiabina deliziosa che, incidentalmente e curiosamente, può essere uno specchio metaforico dell’isteria che si è impossessata del mondo negli ultimi 14 mesi.
La settimana scorsa è stata dunque annunciata, apparentemente come un fulmine a ciel sereno, una terza Opera dedicata ai più piccoli. Si tratta de Il Maialino di Natale che sarà pubblicato in versione cartacea e ebook e sarà tradotto in altre venti lingue nel mondo. Per l’Italia sarà sempre Salani ad avere l’esclusiva, come ormai da 24 anni a questa parte.
Ma a ben vedere, si tratta veramente di un fulmine a ciel sereno? Assolutamente no per chi segue attentamente la scrittrice. Infatti, in un’intervista al Telegraph, rilasciata il 16 ottobre 2012 (R.NIKKHAH, J.K. Rowling: I will return to writing children’s books, in www.telegraph.co.uk) ella aveva dichiarato di essere al lavoro su addirittura DUE libri per bambini di età leggermente inferiore rispetto al target di Harry Potter. Uno dev’essere stato quindi la pluricitata fiaba politica che oggi conosciamo come L’Ickabog, mentre l’altro giungeva all’epoca come una novità assoluta. Nella medesima intervista, la Rowling aveva anche detto di aver iniziato il suo prossimo romanzo adulto, di cui aveva scritto solo un paio di capitoli ma la cui trama era già stata ben sviluppata interamente. Ed è probabile che, all’epoca, si stesse riferendo al Richiamo del Cuculo.
Quella che segue è la trama del nuovo librino, così come è stata riportata nei comunicati stampa:
Jack adora il suo maialino di peluche. È sempre lì per lui, nei giorni belli e in quelli brutti. Finché, una vigilia di Natale, succede una cosa terribile: Jack perde il suo maialino.
Ma la vigilia di Natale è il giorno dei miracoli e delle cause perse, è la notte in cui tutto può prendere vita… anche i giocattoli. E il nuovo pupazzo di Jack, il Maialino di Natale (fastidioso sostituto fresco di negozio), ha un piano audace. Insieme intraprenderanno un magico viaggio alla ricerca di ciò che si è perso e per salvare il miglior amico che Jack abbia mai avuto.
Personalmente sono molto curiosa di leggerla, visto che non faccio mistero del fatto di preferire di gran lunga la Rowling per bambini e ragazzi rispetto a quella che scrive per adulti. Infatti per me Il Seggio Vacante è stata una mattonata in digeribile e, quanto a Cormoran Strike, dopo aver letto il primo romanzo non ho trovato il personaggio – che, per inciso, mi è parso una specie di Malocchio Moody versione babbana – sufficientemente interessante per proseguire col resto della serie.
A quest’autunno, dunque, Geichei!